DAL 2025 OBBLIGO DI ASSIURAZIONE PER LE IMPRESE CONTRO LE CALAMITA’

ASSICURAZIONE EVENTI CATASTROFALI

L’obiettivo della misura è quello di aumentare la resilienza del tessuto imprenditoriale italiano di fronte agli eventi catastrofici sempre più frequenti.

È introdotto l’obbligo, per le imprese con sede legale/stabile organizzazione in Italia, di stipulare

  • entro il 31 marzo 2025 (termine prorogato, era il 31 dicembre 2024)
  • dei contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni dell’attivo patrimoniale di cui all’art. 2424 c.c., voce:
    • B-II, n. 1: terreni e fabbricati (sono esclusi i fabbricati costruiti in carenza delle autorizzazioni previste o gravati da abuso, anche sorto successivamente alla data di costruzione);
    • B-II, n. 2: impianti e macchinari;
    • B-II, n. 3: attrezzature industriali e commerciali
  • causati da calamità naturali/eventi catastrofali (quali sismi, alluvioni, frane, alluvioni, ecc.).

SOGGETTI OBBLIGATI

Tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia iscritte al registro imprese, pertanto:

  • imprese individuali
  • società di persone
  • società di capitali

L’obbligo non si applica ai professionisti e agli imprenditori agricoli, per i quali l’assicurazione rimane facoltativa.

BENI DA ASSICURARE

La stipula delle polizze assicurative si applica specificamente ai beni patrimoniali classificati come immobiliimpianti e macchinari, come indicato nell’articolo 2424 del c.c. (voce B-II, numeri 1), 2) e 3)).

Le polizze dovranno coprire i danni ai seguenti tipi di beni:

  • terreni e fabbricati;
  • impianti e macchinari;
  • attrezzature industriali e commerciali.

SANZIONE

Le imprese che non avranno stipulato un’assicurazione entro il termine previsto vedranno ridotte le loro possibilità di accedere a contributi, sovvenzioni e agevolazioni finanziarie pubbliche, soprattutto in caso di calamità naturali. 

Le Compagnie Assicuratrici che si rifiuteranno o eluderanno l’obbligo a contrarre saranno punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 200.000 euro a 1.000.000 euro (art. 24, comma 7).

COSTO DELLE POLIZZE, RISCHIO E FRANCHIGIA

Le imprese di assicurazione possono offrire la copertura in esame sia assumendo direttamente l’intero rischio sia in coassicurazione sia in forma consortile mediante una pluralità di imprese.

Il costo delle polizze viene determinato in misura proporzionale al rischio, considerando:

  • l’ubicazione dell’impresa e la sua esposizione ai rischi naturali;
  • la vulnerabilità strutturale dei beni assicurati;
  • la presenza di misure di prevenzione e protezione adottate dall’impresa.

Il contratto prevede un eventuale scoperto/franchigia di non oltre il 15% del valore dei beni assicurati e l’applicazione di premi proporzionali al rischio.

EVENTI DA ASSICURARE

 La normativa specifica che l’assicurazione deve coprire i danni  cagionati da calamità naturali e eventi catastrofali quali:

  • esondazioni.
  • terremoti
  • alluvioni
  • frane
  • inondazioni

Restano esclusi i fenomeni attribuibili al cambiamento quale, ad esempio, la siccità.

Anche l’evento incendio resta escluso e potrà essere oggetto di diversa e separata polizza assicurativa facoltativa.

Sono inoltre esclusi dalla copertura gli immobili con abusi edilizi, danni causati da conflitti, terrorismo, sostanze pericolose, e rischi di contaminazione.

LA REAZIONE DELLE IMPRESE

Nonostante la finalità protettiva, l’iniziativa ha suscitato forti critiche da parte del mondo imprenditoriale. Le associazioni di categoria hanno manifestato la loro preoccupazione, sottolineando il potenziale impatto economico che questo nuovo obbligo comporterà, soprattutto per le piccole e medie imprese.

Molte aziende temono un ulteriore appesantimento dei costi fissi, in un momento in cui la ripresa economica post-pandemia è ancora fragile e l’inflazione resta elevata. Inoltre, le imprese sottolineano che le polizze assicurative contro eventi catastrofici, a causa dell’alto rischio, tendono ad avere premi elevati, rendendo difficile per le PMI accedere a coperture adeguate senza compromettere la propria competitività.

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