attività finanziarie estere: obblighi dichiarativi e controlli in corso

NORMATIVA – I contribuenti che detengono investimenti finanziari all’estero sono tenuti

  • a compilare il quadro RW della dichiarazione redditi per il monitoraggio previsto dall’Agenzia Entrate
  • al versamento dell’IVAFE – imposta valori attività finanziarie detenute all’estero

COSA DEVE ESSERE DICHIARATO – Vanno dichiarati: valore inizio e fine anno degli investimenti esteri, Stato in cui sono detenuti, quota, durata di possesso, tipologia. Tra gli investimenti che vanno dichiarati sono inclusi:

  • conti correnti e libretti di risparmio
  • partecipazioni
  • finanziamenti erogati a società estere
  • altri strumenti finanziari (es. obbligazioni, diritti di opzione, dossier titoli)
    presso banche estere
  • criptovalute

SANZIONI PREVISTE (raddoppiate se attività detenute in paesi fiscalità privilegiata)

  • omessa compilazione quadro RW: sanzione tra il 3% e 15%
  • omesso versamento IVAFE: sanzione tra 90% e 180% della maggiore imposta

I CONTROLLI IN CORSO

A seguito della Direttiva 2011/16/ue fra i paesi appartamenti all’OCSE vi è uno scambio di informazioni pressoché totale.

Da diverse settimane l’Agenzia Entrate sta inviando molte lettere di compliance . Tali lettere invitano il contribuente a sanare spontaneamente le eventuali irregolarità dichiarative con la possibilità di ridurre sensibilmente le sanzioni previste.

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